Il mondo sta cambiando
Durante la decade 2010 – 2020 stanno comparendo segnali che danno speranze positive per il futuro del mondo lgbt e lotta per i diritti umani. Nonostante la strada per il raggiungimento di giorni più rosei richieda ancora un lungo cammino ed ostacoli da superare, gli eventi in questi anni sono luminosi. Sempre più avvocati transgender si affermano nella società, lottando nel far valere i diritti lgbt, associazioni locali ed internazionali, manifestazioni come Miss International Queen in Thailandia, famoso concorso di bellezza per donne trans mtf, programmi come RuPauls, Sky TV che dedica documentari legati al mondo delle Ladyboys in Asia (giunto alla terza stagione), ed altri ancora. Eventi che divengono sempre più popolari e seguiti dal pubblico.
Di recente si è aggiunto il contributo di un personaggio inatteso, ovvero la recente conquista dell’evento Eurovision 2014 da parte della Drag Queen Conchita Wurst, che porta finalmente un piccolo (grande) segnale di svolta. Il futuro per il rispetto delle minoranze e diritti umani dopo questo avvenimento appare più roseo. La vittoria del più alto premio per il concorso canoro Eurovision assegnato alla figura androgina della drag queen Austriaca, rappresenta un importante conquista, dimostrando a paesi con leggi ostili alle persone lgbt come la Russia, con leggi anti-gay, che le diversità non rappresentano una minaccia per nessuno. Nonostante la propaganda diffamatoria da parte della regione sovietica, che ha definito Eurovision una “parata gay”, per aver permesso la partecipazione di una figura ambigua come la Wurst, non ha impedito alla giuria di giudicare in modo imparziale il talento della cantante, proclamando “Rise Like a Phoenix” (sollevati come una fenice) la canzone vincitrice dell’evento.
Il background di Conchita
Thomas ” Tom” Neuwirst alias Conchita Wurst è un uomo di 25 anni, ed ha dichiarato di non essere transessuale, e di non voler divenire donna, definendosi gender-neutral, alimentando ulteriormente la curiosità del pubblico e dei media.
Durante un intervista,Tom dichiara che il suo personaggio è nato a causa delle discriminazioni subite nell’adolescenza, Tom ha creato quindi Conchita, la donna con la barba. E’ stata una dichiarazione di tolleranza e comprensione: “non voglio parlare delle apparenze ma dell’essere umano. Tutti dovrebbero poter vivere la propria vita come vogliono fin tanto che nessun’altro viene ferito o limitato”.
(ndr: quest’ultima affermazione mi ha fatto sorridere poiché è sia una frase ed un pensiero che esprimo e condivido personalmente da tempo, riguardo il “libero arbitrio umano”, fintanto che non danneggiamo nessuno, siamo è liberi di vivere la nostra vita come meglio vogliamo)
Drag Queen o Transgender ?
Prima del successo Eurovision, Conchita era maggiormente sotto i riflettori per via del suo look. Ad opinione di molti una trovata commerciale, anche nel mondo LGBT vista non molto di buon occhio, poiché il suo aspetto non rappresenta il modello canonico di una transessuale, ma bensì quello di un fenomeno per fare spettacolo, style Drag Queen.
Osservandola nelle video interviste di certo non da l’idea di un semplice travestito che sfrutta il suo personaggio per puro business nonostante il look. Al contrario i suoi atteggiamenti appaiono in modo naturale decisamente femminili, raffinati ed eleganti, accompagnati da una voce parlata altrettanto femminile anche se si avverte ancora un tono androgino. Nell’intervista che segue, Conchita svela alcuni dettagli riguardo il suo look, come la curiosa barba, che spesso sembra un disegno. In realtà è una barba naturale, alla quale applica semplici ritocchi di make up (trucco).
Nell’intervista Conchita dichiara di non essere una transgender ma bensì una Drag queen (per ora?), fornendo ulteriori dettagli riguardo il suo look androgino e di come è nato il suo personaggio.